Primaria – Corsi Professionali
Quanti modi esistono di fare scuola ed imparare cose nuove? A quei pochi (speriamo pochissimi) che magari immaginano le lezioni scolastiche come momenti un po’ noiosi e sempre simili a se stessi, rispondiamo che avrebbero dovuto essere qua con noi mercoledì 30 ottobre, quando due classi terze della Scuola Primaria si sono cimentate in una lezione del tutto nuova e originalissima insieme ai ragazzi “grandi” della classe prima dei Corsi Professionali di Sala Bar e Ricezione Turistica.
Si parla ormai da tempo della necessità di trasmettere ai bambini non solo conoscenze, ma soprattutto competenze, con le quali imparare a fare, a risolvere situazioni problematiche reali, a sviluppare un po’ di spirito di iniziativa e una sana attitudine alla collaborazione. Per cercare di raggiungere questo obiettivo i piccoli di 8 anni hanno partecipato ad una lezione pratica dei ragazzi di 15 anni che con maestria, e un po’ di emozione, hanno insegnato loro l’importanza di accogliere bene un ospite, di allestire una tavola elegante ed ordinata come perfetta cornice per un pranzo o una cena, di stare composti a tavola ed usare le posate nel modo corretto… vi sembra poco? L’atmosfera della sala bar era molto compita e, possiamo dire, cerimoniosa. Gli alunni della scuola primaria hanno preso molto sul serio il fatto di essere degli ospiti importanti seduti a dei tavoli di ristorante; il divertimento e l’impegno sono stati assicurati per tutti quando ai piccoli è stato poi chiesto loro di provare a piegare con precisione i tovaglioli e di indovinare a cosa servissero tutti quei coltelli dalle forme particolari. Il momento più gioioso è stato infine passare nel bar dove ci attendevano un gruppo di futuri barman che, nell’esporre ai più giovani l’importanza di una salutare alimentazione, si sono espressi con abilità nella preparazione di cocktail a base di frutta e piattini dove arance, banane e kiwi erano i protagonisti. Osservando i bambini così coinvolti e partecipi, abbiamo avuto noi adulti la conferma che un altro tipo di “scuola” si può fare. Una scuola dove un quindicenne mette alla prova se stesso e le proprie capacità, mettendosi a disposizione dei più piccoli, e dove i bambini scoprono la bellezza di passare del tempo di qualità imparando cose nuove e realizzando che quei ragazzi in giacca e cravatta non sono poi così distanti. E, se i vostri figli non mangiano la frutta, provate a tagliarla a fettine e a metterla in un piatto, trasformandola in una faccia sorridente… forse scoprirete anche voi che provare a fare le cose in un altro modo porta a volte i suoi vantaggi.
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