Le Origini: Don Bosco
Spirito che diventa metodo educativo: il metodo della bontà (o sistema preventivo), fondato sulla pedagogia dell’amore, della ragione e sulle risorse soprannaturali della Fede.
Don Bosco (1815-1888) fu un uomo pratico e intraprendente, un lavoratore infaticabile e creativo che impegnò tutte le sue energie in un vasto progetto apostolico per l’educazione, umana e cristiana, dei giovani.
Certo di essere chiamato da Dio a questa missione, fondò oratori, scuole, laboratori; trovò lavoro per i giovani e stipulò contratti che ne tutelassero i diritti; produsse e diffuse buona stampa cattolica; si impegnò per l’evangelizzazione dei ceti popolari e per le missioni.
Per realizzare il suo progetto apostolico, non solo fondò una Congregazione religiosa (i Salesiani di Don Bosco) e un Istituto di suore (le Figlie di Maria Ausiliatrice) ma coinvolse, sin dall’inizio della sua opera, anche tanti laici, uomini e donne, che volle partecipi della sua missione e del suo spirito e stabilmente uniti in una associazione: i Salesiani Cooperatori.
Tracciò una regola di vita spirituale, semplice ma ricca di sostanza. Uno spirito caratteristico, quello salesiano, che esprime e sottolinea in modo particolare alcuni valori del Vangelo: una forte carità pastorale, dinamismo giovanile, senso della Chiesa, spirito di famiglia, ottimismo, gioia.
Don Bosco (1815-1888) fu un uomo pratico e intraprendente
Chiamato da Dio a questa missione, fondò oratori, scuole, laboratori
Dinamismo giovanile, senso della Chiesa, spirito di famiglia, ottimismo, gioia
PARTENZA
Una donna, Suor Luisa Oreglia concepisce negli anni 1958-1964 la Casa Maria Ausiliatrice di Varese CasbenoCONSOLIDAMENTO
Nonostante i lavori non ultimati, il 5 ottobre 1963 le prime 22 Figlie di Maria Ausiliatrice prendono possesso della casaUNICITÀ
Cresce la domanda di educazione dei bambini in età pre-scolare che determina nel 1968 l’apertura della Scuola magistraleEDUCAZIONE
L’attività scolastica è vivace e coinvolgente e si affianca all’opera educativa di più di 650 famiglie di Varese e provinciagrande scuola
grandi radici
La Storia della Scuola di Varese
Concepita dall’ansia apostolica e dalla sensibilità educativa di una donna, Suor Luisa Oreglia, Ispettrice dell’Ispettoria Sacromonte di Varese negli anni 1958-1964, la Casa Maria Ausiliatrice di Varese Casbeno, inizialmente denominata Casa della Studente Maria Ausiliatrice, sorge come risposta ai bisogni del territorio. Delle 2354 alunne di Scuole Medie Inferiori o Superiori che frequentano le scuole varesine nell’anno 1962, due terzi provengono da paesi della provincia, affrontando gravi disagi per l’inadeguatezza dei trasporti pubblici che non tengono presenti gli orari di inizio e termine delle lezioni scolastiche. A levate antelucane per la partenza, seguono lunghe attese per il ritorno, trascorse girovagando per le piazze e i giardini pubblici della città, ammassate sulle panchine nei piazzali delle stazioni e, nelle giornate più fredde, nelle sale d’aspetto o nei bar. S’intrecciano le prime amicizie non sempre innocenti e si moltiplicano le possibilità di pericoli sia di carattere fisico che morale. Il rendimento scolastico è sovente compromesso dalla stanchezza e dalle numerose distrazioni. Si tratta soprattutto di giovani provenienti da famiglie di operai, di artigiani, di piccoli commercianti o impiegati. Le Figlie di Maria Ausiliatrice affrontano con coraggio e determinazione il problema. Come il loro fondatore Don Bosco, non attendono di avere i mezzi per iniziare un’opera giudicata urgente a favore delle giovani. Le difficoltà affrontate e superate grazie all’aiuto della Divina Provvidenza, alla generosità dei varesini, ai sacrifici e alle industrie delle suore e alla determinazione della superiora provinciale Sr Luisa Oreglia, sono inimmaginabili.
Nell’arco di un anno la Casa della Studente Maria Ausiliatrice apre i suoi battenti. Nonostante i lavori non siano completamente ultimati, il 5 ottobre 1963 le prime 22 Figlie di Maria Ausiliatrice prendono possesso della casa. Il giorno successivo arrivano le prime 88 convittrici a cui si aggiungono 70 semiconvittrici e 20 esterne. Il loro numero è destinato rapidamente ad aumentare. L’opera sarà solennemente inaugurata, a lavori ultimati, il 18 ottobre 1964. La casa dispone di 90 camerette per studenti di scuola superiore dell’ultimo anno e per giovani insegnanti o impiegate fuori sede, ampie aule per lo svolgimento dei compiti scolastici, dormitori per le alunne convittrici, sale di ritrovo, una biblioteca ben fornita, un vasto cortile con campi da basket, di pallavolo e di pattinaggio su rotelle, ampie sale da pranzo, un salone per riunioni o spettacoli. La mensa, aperta alle alunne di tutte le scuole, arriverà a fornire il pranzo giornaliero a circa 1000 studentesse.
Per rispondere a richieste del territorio vengono avviate varie attività: una Scuola di Taglio e Cucito pomeridiano nel 1966, Oratori festivi di periferia: a Cartabbia (1970), Capolago (1970), Marchirolo (1972), Caiello (1982), Lazzaretto (1988), Bustecche (1993), Avigno (1995), Bobbiate (2010). Nel 1978 la comunità della Casa Maria Ausiliatrice subentra alle Suore del Cottolengo nella gestione dell’Oratorio festivo della locale Parrocchia di Casbeno. Con l’evolversi della società, cambiano le esigenze del territorio. Cresce la domanda di educazione dei bambini in età pre-scolare che determina nel 1968 l’apertura della Scuola magistrale, l’unica nella provincia finalizzata alla preparazione di maestre per la Scuola dell’Infanzia.
La Casa Maria Ausiliatrice diventa così un polo di irradiazione dello stile educativo salesiano in numerosi paesi della provincia. Esigenze di tirocinio pratico della Scuola Magistrale, impongono l’anno successivo l’apertura della Scuola dell’infanzia. Continuità didattica e richieste dei genitori motivano successivamente l’apertura della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria di primo grado. Nella scuola funzionano il pre-scuola, la mensa, il doposcuola, il post scuola e varie attività extra scolastiche. Attente ai bisogni formativi dei giovani e alla realtà del territorio in continua e dinamica evoluzione, le FMA avviano sperimentazioni ogni volta che se ne presenta l’opportunità:
1984/85
Nell’anno 1984/85 il Biennio Sperimentale Post-Diploma di abilitazione all’insegnamento nella scuola del grado preparatorio (D.M 30.07.84).
1988/89
Nell’anno 1988/89 il Progetto Sperimentale assistito “Egeria” (D.M. 10.08.88).
1998/99
Nel 1998/99 Il Liceo della Comunicazione (D.M. 21.01.1989).
2010/11
Nell’anno 2010/11, in seguito alla soppressione delle sperimentazioni (riforma Gelmini), viene avviato il Liceo delle Scienze Umane.
Nel 1993, con l’attivazione dei corsi di qualifica e riqualifica per Ausiliari Socio-Assistenziali, si riprende l’esperienza dei Corsi Professionali iniziata negli anni sessanta. Al variare delle esigenze di mercato e del fabbisogno formativo, variano le tipologie di attività offerte. Attualmente il centro realizza Corsi che rilasciano una qualifica ed il diploma professionale nel settore operatore dei servizi d’impresa. Nell’anno scolastico 2013/14 verrà attivato il corso per operatore della ristorazione, servizi di sala e bar. Tutti i corsi sono completamente gratuiti, perché finanziati dalla Regione Lombardia. L’evoluzione del contesto sociale aveva portato alla chiusura del pensionato per giovani studenti e giovani lavoratrici attivato agli inizi degli anni ‘60. Nel settembre 2009 viene riaperto il COLLEGIO UNIVERSITARIO, completamente ristrutturato, per offrire accoglienza e accompagnamento a giovani universitarie.
Oggi i vari ordini di scuola sono ben consolidati. L’attività scolastica è vivace e coinvolgente e si affianca all’opera educativa di più di 650 famiglie di Varese e provincia che possono trovare nella Casa Maria Ausiliatrice una risposta alla loro domanda di educazione, formazione e supporto.